


32. Cortichiozze di Acuto
La storia
Le Corticchiozze sono delle ciambelline al vino tipiche del paese ciociaro di Acuto, antico feudo del vescovo di Anagni, sorto su un colle a circa 750 metri s.l.m. da cui è possibile godere di un ampio panorama della Valle del Sacco e dei Monti Lepini. Le ciambelle al vino sono dei dolci tipici molto diffusi in tutta la regione, proprio perché frutto di una cucina povera fatta di ingredienti semplici e di facile reperibilità, la cui ricetta tramandata oralmente da una generazione all’altra risale ai tempi in cui il contadino si concedeva il lusso di trattenere per sé un po’ di vino per assicurarsi un bicchiere durante il pasto e per avere durante i momenti di festa dei dolci casalinghi. In questo paese, zona di produzione del Cesanese, queste ciambelle venivano realizzate con farina, olio extra vergine di oliva, zucchero, semi di anice e vino Cesanese naturalmente. La ricetta prevede di impastare la farina con il vino e l’olio, avendo cura di aggiungere lo zucchero ed i semi di anice, e di ottenere un composto finale omogeneo. Segue la preparazione manuale delle ciambelline (del peso di circa 25-50 grammi e diametro di 6,5-7,5 centimetri) che prima di essere disposte su una teglia devono essere zuccherate in superficie. La cottura finale in forno caldo ha lo scopo di renderle fragranti e con un bel colore brunito. Adatte ad essere degustate a tutte le ore della giornata, la mattina con il latte o semplicemente come snack, le corticchiozze tradizionalmente sono consumate a fine pasto accompagnate da un buon bicchiere di vino.

Il prodotto
Le Corticchiozze, contraddistinte dalla forma ad anello e dalla glassatura o dai granelli di zucchero cosparsi sulla superficie, ha un colore marrone tendente al nocciola. L’elevata intensità olfattiva si caratterizza per le note di vino e anice abbinate a sentori di olio. Al gusto si presenta armonicamente dolce con una leggera nota salata. Buona la croccantezza, la masticabilità e la persistenza aromatica.
AUGUSTO AGOSTINI, SINDACO DI ACUTO
“Le corticchiozze sono il prodotto più caratteristico del paese di Acuto”. Questo afferma orgoglioso Augusto Agostini, Sindaco del piccolo borgo ciociaro, che continua: “E per questo abbiamo voluto promuovere questo prodotto tradizionale, che pur essendo una preparazione dolciaria povera, molto semplice, è realizzata con ingredienti di qualità assoluta come l’olio extra vergine di oliva ed il vino Cesanese, fiore all’occhiello della produzione vinicola del territorio e primo vino del Lazio ad ottenere la Denominazione di Origine Certificata e Garantita”.
La corticchiozza ha una tradizione antica che da oltre duecento anni si rinnova nelle cucine delle case di Acuto. La ricetta è stata tramandata dalle nostre bisnonne alle nonne e così via, tanto che tutte le massaie del paese ancora oggi ne conoscono il procedimento e sono solite prepararle in occasione delle feste solenni o semplicemente per portare un po’ di gustosa tradizione a tavola. “Pure mia moglie le prepara spesso” ammette il Sindaco “sono talmente profumate che capisco che le ha preparate appena entrato in casa, ancora sul portone. E lì mi fermo, sorrido tra me e me e dico «le ha rifatte!» Gli obiettivi futuri sono quelli di valorizzare queste ciambelle. Ma sono tanti i prodotti di Acuto che meritano di essere conosciuti, afferma il Sindaco, le ciambelle di magro e sciroppate, il panpepato natalizio, il tortolo e le pupattole con l’uovo all’interno del biscotto dalle forme di animali, di cui purtroppo si è persa un po’ la tradizione.


