28. Ciambella Scottolata di Cori

La storia

La ricetta della Ciambella scottolata di Cori risale agli anni ’50 quando una coppia di abitanti della bella cittadina, Luisetta e Quinto Ciardi, avviarono la gestione di un piccolo forno a legna al centro del paese con l’obiettivo di produrre pane e dolci con i semplici ingredienti che il territorio metteva loro a disposizione (olio, zucchero, farina, uova, vino, ecc.). Per molti anni nonna Luisetta si dedicò ai suoi prodotti da forno, appuntando su un’agenda tutti i procedimenti della loro preparazione. Nello storico ricettario del 1973, ritrovato e custodito gelosamente dalla signora Barbara Ciardi, è riportata la ricetta della ciambella scottolata che viene preparata, ancora oggi come allora, seguendo scrupolosamente le indicazioni di Luisetta. I pochi e semplici ingredienti, quali farina 00, uova, olio extra vergine di oliva e zucchero, sono impastati la sera prima e lasciati a lievitare per circa 12 ore. Il giorno successivo il composto viene impastato nuovamente con l’aggiunta dell’olio, quindi posto su un ripiano di marmo per essere lavorato. Con la sapiente lavorazione manuale si ricavano dei filoncini di circa 15 cm (su cui sono apposti tre tagli per ottenere l’idea di un fiore), che una volta richiusi assumono la forma di ciambelle. Dopo un breve riposo su tavole di legno, le ciambelle vengono cotte. Il termine scottolate deriva proprio dalla tecnica dalla cottura di questi dolci, che secondo l’antica ricetta deve essere doppia: la prima consiste in una scottatura in acqua, in dialetto “scottolatura, scottolata” appunto, la seconda prevede invece la vera e propria cottura in forno.

Il prodotto

La Ciambella scottolata di Cori, caratterizzata dalla forma rotonda a fiore di grandi dimensioni, ha un colore marrone omogeneo. L’elevata intensità olfattiva si caratterizza per le note di farina, di olio e di uovo, abbinate a sentori di tostato. Al gusto si presenta dolce e con una leggera nota salata. Buona croccantezza e media persistenza aromatica.

CORI E LA SUA LUNGA STORIA

In posizione elevata sopra i pendii dei Monti Lepini, a quota 400 metri s.l.m., sorge questo bel borgo ricco di storia. Secondo la leggenda la fondazione di Còra è legata al nome di Dardano, eroe troiano. Storicamente, invece, i resti archeologici documentano che il territorio fosse già abitato durante l’Età del Bronzo. Ricca e fiorente città latina, dopo la conquista romana, fu città federata e poi municipium, mantenendo quindi la sua autonomia politica ed amministrativa. Di questo passato antico e delle epoche successive è possibile vedere importanti testimonianze, passeggiando tra i vicoli medievali e tra un monumento religioso e l’altro. Il borgo è dominato dalla splendida mole del Tempio di Ercole, di ordine dorico e databile al I secolo a.C. e che con le sue colonne e la trabeazione perfettamente conservati attira lo sguardo del visitatore appena arrivato a Cori. Databili tra il VI ed IV secolo a.C., le mura poligonali che dovevano circondare la città latina, sono oggi conservati per due chilometri insieme ad alcuni bastioni ed alle tre porte, Signina, Ninfina e Romana dai nomi delle città verso cui erano rivolte (Segni, Ninfa e Roma). All’interno del paese sono racchiusi autentici gioielli come il Foro romano, il Tempio di Castore e Polluce, il Ponte romano della Catena. Ma meritano assolutamente una visita anche gli edifici medievali come il Porticato e la chiesa di Sant’Oliva ed ancora la chiesa di Santa Maria della Pietà e la Cappella dell’Annunziata con i suoi splendidi affreschi.

Produttori e Rivenditori