


23. Amaretto di Guarcino
La storia
Il delizioso borgo, posto ai piedi dei Monti Ernici in un territorio di grande importanza naturalistica, fu fondato intorno all’VIII secolo come centro ernico, divenendo poi romano, come testimoniano i resti di terme ed acquedotti. Ma Guarcino è conosciuto in tutto il territorio ciociaro ed oltre anche per la produzione dell’omonimo Amaretto, un dolce a base di mandorle amare e dolci, zucchero, albume ed ostia, che la tradizione fa risalire a circa un secolo fa. Secondo i racconti paesani, già nel Medioevo, durante il periodo di caccia, i signori del luogo erano soliti trovare ristoro presso la Rocca di Rivituro sul Monte della Costacalla, per consumare le prelibate carni di lepri, cinghiali e fagiani, i formaggi di pecora, le pizze a base di farina di grano e soprattutto i dolci a base di mandorle. Nei secoli la posizione isolata e la bellezza selvaggia del luogo fu attrazione anche per molti eremiti, documentato è infatti il passaggio a Guarcino di San Benedetto durante il viaggio da Subiaco a Montecassino. E proprio ad un frate la tradizione più accreditata collega la produzione del biscotto: la storia racconta infatti che la ricetta fu donata da un vecchio frate agli abitanti di Guarcino come riconoscenza per avergli offerto cibo e riposo dopo chilometri e chilometri di marcia. Da allora la ricetta viene tramandata di generazione in generazione, mantenendone inalterati i passaggi che vengono rigorosamente realizzati a mano. A questa eccellenza dolciaria, il paese dedica una sagra che si svolge tutti gli anni in estate.

Il prodotto
L’Amaretto di Guarcino, contraddistinto dalla forma ellittica, ha un colore marrone chiaro tendente al nocciola. L’elevata intensità olfattiva si caratterizza per le note di mandorle e albume abbinate a sentori di tostato. Al gusto si presenta armonicamente dolce e amaro con una leggera nota salata e acidula. Croccante e morbido al contempo, ha una media persistenza aromatica.
CAMPOCATINO, TRA NEVE, SPORT E RELAX
Nel territorio di Guarcino c’è la piccola stazione sciistica di Campocatino che sorge su una conca carsica a 1800 metri sul livello del mare ed è circondata dalle cime appenniniche dei Monti Ernici ed i Monti Cantari. Da Guarcino una strada a tornanti si inerpica per 18 chilometri fino a questa località, ampiamente frequentata dai ciociari ma non solo, in inverno e durante la stagione calda quando la montagna offre grandi possibilità di trekking estivo tra boschi, percorsi segnalati e sentieri circondati dal verde. In inverno, invece, la stazione offre ben quindici chilometri di piste sciistiche divise tra discese per principianti, di media difficoltà e piste nere per gli sciatori più esperti. Per tutti gli amanti della natura c’è invece un bellissimo sentiero panoramico da cui lo sguardo può abbracciare tutta la Ciociaria e giungere fino al Mar Tirreno. La collocazione appenninica e la posizione della conca assicurano un buon sistema di innevamento per l’intera stagione invernale e consentono di disporre anche di una pista per lo sci di fondo, uno snowpark, un baby park ed ancora percorsi escursionistici per praticare alpinismo e sci fuoripista. Infine la località conserva uno degli osservatori astronomici più attivi in Italia. Costruito nel 1985 ristrutturando un antico edificio, l’Osservatorio Astronomico opera sotto un cielo molto buio ed utilizza sofisticati strumenti di ricerca e come tale è uno dei più frequentati osservatori amatoriali.


