18. Roncoletta di Labico

La storia

I Piselli di Labico, detti anche Roncolette Labicane per la forma ricurva (a roncola appunto), costituiscono una produzione antica e tradizionale. Fin dall’antichità, il pisello richiedeva una coltivazione faticosa: si seminava in piccoli orti sostenendo la pianta con la tecnica dell’infrascatura, ovvero con l’utilizzo di sostegni di legno, cosicché il paesaggio labicano era caratterizzato da piccoli orti-giardino. La produzione della Roncoletta acquisì grande notorietà all’inizio del Novecento, tanto che negli anni Trenta quest’area fu oggetto, sotto il regime fascista, di esperimenti per accrescerne la produttività. In quegli anni si sviluppò anche la tradizionale Sagra dei Piselli: a giugno veniva fatta una sfilata di carri decorati per l’occasione e che coinvolgeva tutta la popolazione del paese. In seguito, con il progressivo inurbamento della popolazione rurale, anche la faticosa coltura della Roncoletta è andata lentamente scomparendo. Oggi è in corso un processo di recupero e le sementi del pisello labicano hanno ripreso ad essere coltivate negli orti di Labico. La semina avviene sui terreni di origine vulcanica tra novembre e febbraio, collocando nei solchi i semi appartenenti agli ecotipi locali di pisello nano delle varietà Verdone, Scarafone e Ortolano e ricoprendoli con un sottile strato di terra. Ancora oggi è usata la tecnica dell’infrascatura che consente a queste leguminose, i cui rami si arrampicano sui sostegni di legno, di raggiungere un’altezza di circa 50 centimetri. La raccolta “scalare” viene effettuata nel mese di giugno, recidendo il baccello dall’alto verso il basso e quando il seme è abbastanza maturo.

Il prodotto

La Roncoletta Labicana, o pisello di Labico, ha un colore che varia dal beige al verde chiaro e si contraddistingue per l’alta integrità dopo la cottura. L’elevata intensità olfattiva si caratterizza per le note vegetali. Al gusto si presenta dolce e leggermente salato. Buona consistenza e solubilità.

BENEDETTO PARIS, ASSESSORE ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DEL COMUNE DI LABICO

Benedetto Paris ci spiega come la Roncoletta sia uno dei prodotti su cui si sta puntando di più a Labico, in termini di valorizzazione e miglioramento produttivo. “È un percorso che va avanti da tre anni. Partito dai piccoli produttori e proseguito con il Comune che ha voluto intraprendere un arduo lavoro di riconoscimento, ottenendo nel 2018 la De. Co., nel 2020 l’inserimento di questo caratteristico legume nell’Arca del Gusto di Slow Food e puntando per l’anno prossimo alla partecipazione delle aziende produttrici al Food Innovation Lab. In programma è anche l’avvio dell’iter per il riconoscimento come Risorsa genetica autoctona. Per il futuro l’impegno collettivo è puntare al miglioramento della produzione agricola, che è alla base di ogni potenziale sviluppo”. Altro tema meritevole di sviluppo, secondo l’Assessore, è la conservazione del prodotto. La Roncoletta, infatti, tende a perdere le sue caratteristiche principali già ad una settimana dalla raccolta. Il lavoro da fare con le aziende, dunque, è quello di sperimentare le tecniche migliori, quali l’essiccazione o la creazione di creme e paté. “C'è dietro tanta passione - conclude Paris - accompagnata da una voglia di scommettere su un’eccellenza tipica. L'attenzione, al momento, non è concentrata sull'aspetto del ricavo, ma su come sostenere un’agricoltura di qualità che possa trasformare un prodotto di nicchia in una risorsa economica per l’intero territorio labicano.”

Produttori e Rivenditori