06. Ciambella degli Sposi di Rocca di Papa

La storia

La preparazione della Ciambella degli Sposi, biscotto tipico del comune castellano di Rocca di Papa, realizzato con ingredienti semplici quali farina, uova, zucchero, olio extra vergine di oliva (o burro), liquore all’anice, lievito, sale e buccia grattugiata di un limone, è strettamente connessa al rito del matrimonio. Sembra infatti che la ciambella fosse portata in dono, come bomboniera, dalla famiglia degli sposi a parenti ed amici, dunque legato ad una ritualità distintiva della comunità di Rocca di Papa. La ciambella veniva regalata seguendo una regola condivisa, secondo dei numeri che variavano in base al grado di parentela intercorso tra invitato e sposi: sei ciambelle per gli amici ed il vicinato, quindi più in generale i conoscenti non invitati; otto per gli invitati ed i cugini; dodici per gli zii ed i nonni e diciotto per la comare di battesimo. Sembra anche che l’insolita bomboniera dovesse essere portata agli invitati da bambini, scelti solitamente tra i nipoti degli sposi, che ricevevano in cambio di ciascuna consegna, una piccola mancia in denaro. La tradizione che lo lega ai matrimoni è oggi ancora viva: chi lo assaggia augura agli sposi un futuro duraturo e piacevole così come il gusto di questa ciambella. Il consumo non è però relegato esclusivamente al rito dello sposalizio, il dolce viene infatti prodotto e commercializzato quotidianamente dai numerosi forni dislocati nel centro storico. Tra i rocchigiani è infatti uso comune gustarle a colazione inzuppandole nel latte.

Il prodotto

La Ciambella degli Sposi, contraddistinta dalla forma rotonda e dai granelli di zucchero cosparsi sulla superficie, ha un colore marrone con sfumature dorate. L’elevata intensità olfattiva si caratterizza per le pronunciate note di uova, abbinate a sentori di olio e di liquore. Al gusto si presenta armonicamente dolce con una leggera nota salata. Buona la croccantezza, la masticabilità e la persistenza aromatica.

UN PANORAMA DALL'ARCHEOLOGIA ALLA GEOFISICA

Nel cuore dei Colli Albani, alle pendici del Monte Cavo, sorge il borgo di Rocca di Papa dal caratteristico assetto medievale, con le case abbarbicate sulla roccia ed i ripidi vicoletti. Abitato fin dal I millennio a.C., fu nel corso dei secoli dominio di importanti famiglie nobiliari quali i Conti di Tuscolo, gli Annibaldi, gli Orsini ed i Colonna. Tra i numerosi monumenti e luoghi di interesse del paese meritano una visita la Chiesa di Santa Maria Assunta, la Chiesa del Santissimo Crocifisso, il Palazzo Comunale e la Villa del Cardinale, ma anche il Santuario della Madonna del Tufo ed il convento del Palazzolo, che si erge, letteralmente, su ciò che resta della Fortezza Pontificia, oggi importante sito archeologico. La Fortezza si eleva a 753 metri di quota, in un luogo da cui si gode di uno dei più vasti panorami del territorio dei Castelli Romani. L’edificio fu eretto alla fine del XII secolo da Papa Eugenio III e mantenne la sua funzione difensiva fino a quando Papa Paolo III Farnese ne ordinò la demolizione. Da quel momento venne utilizzata come cava di materiali ed in seguito subì un progressivo interramento delle strutture, che recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce, insieme a diversi reperti appartenuti alle famiglie proprietarie del castello. Subito a ridosso del fortilizio si trova un altro edificio legato però alla storia moderna, il Museo Geofisico, costruito a fine ‘800 all’interno dell’Osservatorio geodinamico.

Produttori e Rivenditori