In provincia di Frosinone, a metà strada tra la località balneare di Formia e la storica Cassino, su una piccola altura dei Monti Aurunci, sorge questo piccolo paesino, conosciuto per le sue cave di marmo usato per costruire la monumentale Abbazia di Montecassino. Una delle eccellenze alimentari di questo borgo di pietra è il pane casereccio, chiamato corenese, dalla lunga tradizione contadina, peculiare di questo paese il cui nome sembra derivare dall’espressione greca “kora oinou” che significa “terra del vino”, con evidenti riferimenti alla coltivazione della vite, tipica di questo territorio. La preparazione di questo pane doveva avvenire tradizionalmente in tutte le famiglie del paese come testimonia la presenza, all’interno delle storiche abitazioni, dei forni di pietra ancora oggi visibili per chi passeggia tra gli stretti vicoli del centro storico. Per la preparazione del pane si utilizza oggi, come allora, la farina molita a pietra ed il lievito madre. La pasta ottenuta dall’unione degli ingredienti è sottoposta a doppia lievitazione: in un primo momento ancora sotto forma di impasto e successivamente sotto forma delle tipiche pagnotte che vengono lasciate a riposare avvolte in appositi teli di cotone. Solo a fine lievitazione, le forme sono cotte per circa un’ora e mezza sopra i mattoni che caratterizzano i tipici forni antichi, alimentati a legna, in modo tale che assorbano, con la cottura, tutti i profumi del territorio.
Il Pane di Coreno Ausonio, contraddistinto dalla forma a pagnotta, ha un colore marrone chiaro con buona alveolatura della mollica. L’elevata intensità olfattiva si caratterizza per le pronunciate note di frumento e lievito abbinate a sentori di tostato. Al gusto si presenta armonicamente dolce e salato, con una gradevole nota acida dovuta al lievito. La crosta è croccante e la mollica morbida, con una media persistenza aromatica.