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Origine Comune 2021

14. Pan Pepato di Palestrina

La Storia

Dolce tipico dei Monti Prenestini, il Panpepato, il cui nome si rifà all’utilizzo cospicuo di pepe con cui veniva speziato, ha origini molto antiche. La storia narra che già ai tempi dei principi Colonna prima e dei Barberini poi, i sudditi portassero in dono ai signori di Palestrina questa preparazione dolciaria a base di farina, miele, canditi, uvetta e frutta secca (noci, nocciole, mandorle e pinoli). Negli anni seguenti divenne tradizione realizzare questo dolce in tutta l’area prenestina, specialmente in occasione delle feste natalizie quando era consuetudine che il più anziano dei commensali affettasse il dolce mentre il più giovane si occupasse di servirlo agli ospiti, prevedendo sempre di tenere da parte qualche fetta per i mendicanti che bussavano alla porta. È ancora in uso nel linguaggio comune l’espressione “Si lassato lo muzzico dello palestrinese!” (letteralmente “Hai lasciato il boccone dell’abitante di Palestrina!”) per indicare i resti di cibo lasciati nel piatto, in memoria di un’epoca e di una storia ormai lontana. Il panpepato è ancora oggi realizzato da forni locali e da qualche famiglia che conserva la ricetta tradizionale. Questa prevede di impastare le materie prime (frutta secca, uva sultanina, frutta candita, cacao o cioccolato, pepe) con il miele sciolto a bagnomaria, quindi di formare delle pagnottelle rotonde da far solidificare su un ripiano coperto fino al giorno seguente. Nella fase successiva, va ottenuta la forma tradizionale di zuccotti del diametro di 10-20 cm di altezza 5-8 cm, da cuocere in forno per circa un’ora.

Il Prodotto

Il Panpepato Prenestino, contraddistinto dalla forma a zuccotto, ha un colore marrone ed una superficie irregolare dovuta alla frutta secca di cui è composto. L’elevata intensità olfattiva si caratterizza per le pronunciate note di frutta secca (mandorle, nocciole, noci e pinoli), miele, cacao e uvetta, abbinate a lievi sentori tostati. Al gusto si presenta armonicamente dolce. Buona la croccantezza e la persistenza aromatica.

The History

Typical dessert of the Prenestini Mountains, “Panpepato”, whose name refers to the conspicuous use of pepper for spicing it, has very old origins. The story tells that, at the time of the Colonna princes first and the Barberinis later, subjects offered this preparation based on flour, honey, candied fruit, raisins and dried fruit (walnuts, hazelnuts, almonds and pine nuts) as a gift to the lords of Palestrina. In the subsequent years, it became a tradition to make this dessert throughout the Prenestina area, especially during the Christmas holidays when it was customary for the oldest of the diners to slice the cake while the youngest took care of serving it to guests, always providing to keep aside a few slices for the beggars who knocked on the door. The expression “Si lassato lo muzzico dello palestrinese!” (literally “You left the morsel of the inhabitant of Palestrina!”) to indicate the remains of food left on the plate, in memory of an era and a distant history. The pappery bread is still made today by local ovens and by some families who keep the traditional recipe. The preparation involves mixing the raw materials (dried fruit, sultanas, candied fruit, cocoa or chocolate, pepper) with the honey melted in a bain-marie, then forming round loaves to leave for solidification overnight on a covered shelf. In the next stage, the traditional shape of zuccotti with a diameter of 10-20 cm and a height of 5-8 cm are obtained and baked for about an hour.

The Product

The distinctive dome-shaped Panpepato Prenestino has a brown colour and an irregular surface due to the dried fruit it contains. Its intense aroma is of nuts (almonds, hazelnuts, walnuts and pine nuts), honey, cocoa and raisins, combined with slight hints of roasting. The taste is harmoniously sweet. Good crunchiness and aromatic persistence.
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